domenica 26 maggio 2013

Come una bambola rotta...

A volte mi sento come una bambola rotta...
Sapete quelle bambole di porcellana, molto graziose, sempre sorridenti, sempre impeccabili, con capelli perfettamente in ordine e vestitini adorabili?  Ecco, una bambola così! Solo con delle crepe, delle cicatrici e un vuoto lacerante dentro.
Credo non servano ulteriori spiegazioni, credo sia un paragone più che perfetto per descrivere come mi sento.
E non è difficile capire il vuoto da cosa è generato...
Possiamo dire di essere forti quanto vogliamo. Possiamo dire di farcela da soli, senza l'aiuto di nessuno. Possiamo dirlo ad alta voce, sussurrarlo, dirlo come in un passaparola o semplicemente dirlo a noi stessi, ma la verità è che non siamo stati progettati per essere soli...
TUTTI abbiamo bisogno di qualcuno. Qualcuno a cui raccontare le nostre giornate, qualcuno con cui confidarsi, qualcuno che ci sostenga. Qualcuno da amare e che ci ami...Una persona che ci ami esattamente per ciò che siamo!

V.

sabato 6 aprile 2013

Uomo o maschio?

L'ispirazione per il post di oggi mi è stata data dalla mia più cara amica. Si parlava di maschi!
Argomento scontato? Forse. MA io non voglio parlare di quanto son belli, fighi, simpatici, dolci, stronzi eccetera, no! Io voglio parlare dei maschi di ieri e di oggi.
Che differenza c'è? Una differenza abnorme!
Pensiamoci un attimo su e le differenze compariranno da sè, si materializzeranno delle immagini di paragone nella nostra testa. Come faccio a dirlo? Perchè è ciò che succede a me se penso all'UOMO (attenzione a questa parola!!!) che vorrei e alle opzioni che ci sono in giro al giorno d'oggi...
Quanti, dei ragazzi odierni, si possono definire uomini? Maschi si, tutti quanti ma uomini? Uno? Due? Dieci? Cento? Si forse, ma su un campione di MILIONI di maschi!
Pensateci: voi non vorreste un uomo che vi apre la portiera prima di salire in macchina, che vi fa regali anche se non c'è nessuna ricorrenza particolare, che vi scrive lettere d'amore, ha voglia di impegnarsi, fare progetti e immagina voi nel suo futuro? Bene, se la risposta è si allora state pensando a un UOMO di ieri, perchè ad oggi, nel 2013, ne trovi UNO su un milione che fa così...se ti va di culo!
Come sono i maschi i oggi? Ok, pensate all'uomo primitivo: prendete i suoi modi di fare e "appioppateli" ad un ragazzo gay tirato a lucido dalla testa ai piedi, poi aggiungete un pizzico di tamarraggine, perciò immaginate un ragazzo fresco di lampada, pronto per fare l'ennesimo tatuaggio, col cavallo basso dei pantaloni e una parlata da orso, eeeehhhh....TA DAAAAN! Ecco a voi il tipico ragazzo del 2013!!!!
Ora, voi vorreste uno così accanto? Qualcuna probabilmente si fisicamente parlando ma caratterialmente? Vorreste stare con uno che pensa prima agli amici, al calcio, alla playstation o all'x-box, a bere e a drogarsi, alla famiglia e solo infine alla ragazza? Io non dico che la ragazza deve essere al primo posto, soprattutto all'inizio...ma nemmeno all'ultimo santoiddio!!! Per lo meno al pari con gli amici! E son già stata fin troppo buona a metterla al pari e non al di sopra (se si pensa sia quella giusta).
Qualcuno potrebbe dire "Ma sai, i tempi son cambiati, i ragazzi adesso hanno altre esigenze, altre cose per la testa...Non è più come una volta!", vero i tempi son cambiati ma una donna c'è una cosa che pretende non cambi mai nonostante l'avanzare inevitabile del tempo, del progresso, dello sviluppo, della moda ecc...Una donna degna di definirsi tale, pretende innanzitutto RISPETTO (non è così scontato come sembra) e un uomo che sappia corteggiarla, amarla e che provi a capirla.. che ALMENO ci provi!
Io personalmente accanto a me voglio un UOMO non un MASCHIO, ecco perchè forse sono ancora sola...perchè sto aspettando di trovare un uomo, perchè ancora non ho perso del tutto la speranza e perchè probabilmente credo in fondo al mio cuore, che ci sia qualcuno fatto apposta per me da qualche parte, che mi sta cercando.
E questa sera mi sento di dare un consiglio sincero e spassionato a chiunque leggerà questo post: non perdete la speranza! Qualcuno che vi calzi a pennello e a cui voi calziate a pennello nello stesso identico momento c'è, esiste! E' da qualche parte che amgari vi sta cercando, e solo quello potrà essere definito UOMO. Purtroppo, probabilmente, dovrete stare con parecchi maschi prima di incontrare il vostro LUI, ma pazientate, arriverà! Come farete a riconoscerlo? Vi dirò cosa mi disse tempo fa mia nonna (69 anni di donnona adorabile), che sta con mio nonno, suo marito, l'amore della sua vita da 60 anni: "L'amore è complicato, ha un sacco di fasi: l'innamoramento che è il primo a svanire, la passione, l'affetto e l'amore vero e proprio. Capirai di stare con la persona giusta quando una volta passata la passione dei primi tempi, quella tutta di fuoco, ci sarà l'affetto a consolarti, l'affetto del tuo amato che a poco a poco diventerà amore. I momenti difficili ci sono e ci saranno sempre ma con la persona giusta passeranno e tutto sembrerà ancora più bello, e col passare del tempo diminuiranno perchè l'amore accrescerà la sua forza. Capirai chi sarà l'uomo della tua vita quando oltre a tutto questo, nonostante i problemi, nonostante le litigate sarai felice ogni giorno di stare con quella persona, ringraziando di averlo incontrato. Solo allora sarà quello giusto, quelli prima saranno solo dei tramiti per arrivare a lui. E piangerai anche per loro, starai male ma passerà...".

V.

[dedicato a tutte quelle persone che come me vorrebbero un UOMO al loro fianco e che non hanno ancora perso la speranza]

domenica 31 marzo 2013

"Vivere nel ricordo" un libro di V.

"Sognare fa male, mamma?" chiese la piccola Mya.
"Generalmente no." rispose lei.
"E allora quando fa male?" insistette Mya.
"Quando hai la certezza assoluta, che il tuo più grande sogno non si può realizzare in alcun modo." disse Valerie, lì lì per piangere.
Una morsa le strinse il cuore, quasi fino a farlo esplodere. Il ricordo di tutti quei ricordi, di tutti quei momenti, di quelle sensazioni e di quelle emozioni, e il sapere che non avrebbe mai più potuto provarle se non nella sua testa, le spezzava il cuore. Ogni volta che ci pensava, le veniva il magone. e ora, la sua dolce bambina le faceva la domanda più difficile del mondo, domanda alla quale avrebbe tanto voluto rispondere "Sogna più che puoi, i sogni son belli e non ti feriscono mai!". Come si fa a dire ad una creatura pura, che il mondo ancora non ha contaminato, che la realtà è crudele e spesso più forte dei sogni? Valerie scoppiò in lacrime a quel pensiero. Pianse lacrime silenziose, che nessuno poteva vedere o sentire, ma il suo cuore, il suo cuore eccome se le sentiva!

[brano tratto dal libro che sto scrivendo, o meglio, che sto provando a scrivere "Vivere nel ricordo"]

V.

lunedì 25 marzo 2013

E' possibile o sono io?

E' possibile sentirsi soli, nonostante siamo circondati da centinaia di persone?
E' possibile essere consapevoli che finalmente ci sono delle persone che ti vogliono bene sul serio, bene per davvero, e nonostante ciò sentirsi tremendamente soli e, come dire...incompleti?
E' possibile che il bene, che l'amore che queste persone ti danno non basti a colmare un vuoto nel cuore (o almeno credo sia nel cuore) che ti tormenta, ti fa venire dubbi e domande su domande, sfinendoti, togliendoti ogni forza quando arriva la sera?
E' possibile una cosa del genere? E' capitato a qualcun altro? O sono io che sono strana?
Non so, ma mi sento questo incredibile vuoto dentro, come se mancasse sempre qualcosa ma non so cosa. E' una mancanza lacerante e forse colpevole in gran parte della mia scarsissima autostima...
Forse è il fatto che da più di due anni non ho un ragazzo. Non uno qualsiasi, uno di quelli che ti fanno perdere la testa, per cui ti innamori follemente...però, un saggio (saggissimo!!!) proverbio dice "meglio soli che mal accompagnati". Ed è così. Lo insegna la storia, i film, i grandi romanzi e la vita di tutti i giorni. Però forse sto estremizzando talmente tanto questo proverbio (causa le ferite passate e le mille cicatrici che ho riportato) che mi sto perdendo tutto, lo sto estremizzando al punto da rimanere sola, da non riuscire al 100% a fidarmi di qualcuno e quindi ad avere un rapporto come si deve con questo qualcuno...Cos'ho che non va? Me lo chiedo spessissimo e sempre, non ho una risposta.
Io desidero un amore sconvolgente, in senso buono ovviamente, un amore sano, genuino e spensierato ma comunque serio, in grado di sostenere un impegno duraturo, logevo...è forse chiedere troppo? Probabilmente si, ma è ciò che desidero...E molto probabilmente è ciò che colmerebbe al di fuori di ogni aspettativa questo vuoto nella mia anima. Certo, non cerco questa cosa, questo sentimento solo per riempire un buco! Lo desidero sul serio...
Ero la fan n°1 dell'amore, di quello con la A maiuscola e ora sono la cinicità in persona e mi odio per aver permesso a me stessa che qualcuno mi trasformasse in questa roba! Io amo l'amore! L'ho sempre amato e sono sempre stata una grande sostenitrice delle storie d'amore, sia di quelle scontate e prevedibili, sia di quelle impossibili e difficili da far nascere e da far crescere. Perchè è cambiato tutto?!
Voglio solo un uomo (non maschio, non ragazzo, non idiota, non bambino, un UOMO di quelli veri!!!!!), che mi ami per la stravagante ragazza che sono, a volte ingenua, a volte fin troppo matura, spesso sottostimata da se stessa e altrettanto spesso troppo convinta. Voglio qualcuno che mi sappia apprezzare così e voglio che mi ami follemente, che abbia voglia di includermi nella sua vita, di fare progetti, di crescere insieme a me. Non cerco necessariamente un figaccione, ricco, simpatico e intelligente (manco nelle favole a momenti si trovano ahahahhaah), voglio solo un uomo che mi rapisca il cuore al primo sguardo. Impossibile? Forse... Probabilmente...Ok, quasi sicuramente, ma che mi costa sognare? A un sacco di persone capita di veder realizzati i propri sogni, perchè non può essere così anche per me?
A volte mi chiedo se mai arriverà il giorno in cui incontrerò l'amore della mia vita...Mi chiedo quando sarà e come, e inizio a fantasticare...A volte fantastico per ore senza nemmeno accorgermene, ad occhi aperti, e al "risveglio" mi sento sempre più triste...

V.

giovedì 14 marzo 2013

Ci avete mai pensato?

Avete mai pensato quanto sia difficile superare un lutto?
A quanto sia difficile elaborare una perdita?
Soprattutto quando si tratta di una persona cara, una persona che è stata fondamentale per noi.
Come si fa a superare una cosa del genere? Come si fa a stabilire un tempo? Ore, giorni, mesi, anni...chi decide qual è il tempo giusto per andare avanti?
Con quale diritto qualcuno può dirti come o entro quando smetterla di piangere, di sentire la mancanza di questa persona, di dire "basta, è ora di continuare la mia vita, sono cose che capitano"?
Io personalmente non riesco a far tutto di spiccio, io ci metto anni!
Mi invento scuse, mi dico qualcosa che mi convinca che questo qualcuno in realtà nn se n'è andato, semplicemente non lo sto vedendo per un qualche motivo che il mio cervello elabora e me lo butta lì come "scusa" per non pensarci.
Perciò capite? Capite quanto è difficile accettare il fatto che qualcuno a cui abbiamo voluto bene, non ci sia più? Per sempre?

V.

Fermati un attimo.

Fermati un attimo. Chiudi gli occhi. Respira. Fai un respiro profondo, uno di quelli che ti liberano l'anima. Respira. Lo senti il ritmo del tuo respiro? E il ritmo del tuo cuore? Li senti i pensieri affiorare piano piano nella tua mente? Ecco. Scava a fondo, cerca i pensieri riguardanti te stessa, i tuoi sogni e i tuoi desideri più ardenti. Respira, non aprire gli occhi. Concentrati. Le vedi le immagini dei tuoi sogni che si materializzano? Vedi i tuoi desideri chiari e limpidi? Imprimiti quelle forme e quei colori nella testa. Ora senti i suoni, i rumori? Imprimi anche quelli e ad ogni linea associane uno. Respira. Senti il tuo cuore che accelera quando focalizzi queste immagini? Quando associ un suono ad ognuna di esse? Continua a respirare. Immagina. Apri la mente. Il cuore accelera il suo battito. Tum tumtum. Ti vedi? Ti vedi protagonista dei tuoi sogni? Li vedi realizzati? Non scordare questo momento. Non dimenticarlo mai e poi mai, perchè è l'unico momento in cui ti sentirai davvero libera e serena.

V.

giovedì 7 marzo 2013

Come ho fatto a ridurmi così..?

Oggi per caso mi son soffermata davanti allo specchio del bagno. Mi son vista di sfuggita e non ho potuto fare a meno di tornare indietro per guardarmi meglio. Non me ne ero mai resa conto prima ma la ragazza che ho visto, l'immagine che rifletteva lo specchio non ero io. Era di una giovane donna, con un viso dai lineamenti fini e uno sguardo spento, triste..quansi vuoto! Come ho fatto a ridurmi così? Quasi senza voglia e gioia di vivere. Quella voglia e gioia che non sono mai mancate, che son sempre state parte di me, del mio carattere..com'è possibile che siano sparite e che al loro posto ci sia solo il nulla e l'angoscia? Cosa mi è successo??? Possibile che non mi sono accorta di quello che mi stava accadendo? Oppure ho fatto finta di niente perchè era troppo faticoso evitare di entrare in questa condizione? O ancora, ho cercato di non farci caso perchè il dolore per qualcosa era troppo grande per affrontare questo cambiamento? Come ho fatto a ridurmi così? Poco fa ho letto questa frase su facebook:

"Ti guardi allo specchio e non ti riconosci. Troppe delusioni ti hanno cambiata."
 
eccola lì, sotto i miei occhi, la risposta al grande dilemma. Eccola lì la "colpevole" del mio cambiamento...la DELUSIONE. 

sabato 2 marzo 2013

Fidarsi...

Avete mai pensato a quanto è difficile fidarsi di qualcuno?
Io personalmente son sempre stata una di quelle che si è sempre fidata ciecamente di chiunque in qualsiasi momento e ogni volta, immancabilmente, son stata delusa o tradita.
Forse è la cosa più difficile del mondo in assoluto, o forse è seconda solo al saper amare e al saper ricevere amore.
Fidarsi di qualcuno vuol dire rendersi completamente vulnerabili, perchè siamo portati ad aprirci con questa persona, a credere a tutto ciò che dice e fa questa persona...insomma, permettiamo che questa persona diventi parte integrante della nostra vita.
Nonostante tutti i tradimenti, le delusioni e i "patti" non rispettati nei miei confronti, non ho mai smesso di fidarmi delle persone che incontravo e conoscevo, ma arriva sempre qualcuno che ti da la pugnalata più infima, più profonda e più dolorosa, quella che ti porta via una grossa fetta di te stessa, che ti ferisce talmente tanto da sentirti morire dentro...
Io ho incontrato questa persona 3 anni fa e due anni fa mi ha pugnalata, all'improvviso e col sorriso sulle labbra. Da quel giorno ho smesso completamente di aver fiducia in chiunque. Sono diffidente, distaccata verso ogni persona che riesce/è riuscita ad avvicinarmi o tenta di avvicinarsi, non credo più a nulla, niente di niente. Ogni parola che esce dalle loro bocche non significa nulla, o quasi. Sono solo parole, lettere messe insieme che non forniscono nessuna garanzia. Fidarsi di esse è un vero rischio, tra i più grossi! Di quelli che non puoi avere la certezza di vincere, di uscirne soddisfatto, appagato e felice.
Per dirla in modo ancora più semplice, la fiducia è un gran casino!
Spesso mi chiedo se mai riuscirò a rimettermi in gioco e a credere sinceramente a qualcuno senza pensare che prima o poi anche quest'ultimo mi pugnalerà, deluderà e ferirà. Ma è difficile data la mia natura pessimista e a volte penso di tirarmelo dietro il risultato negativo di questa colossale impresa che ho soprannominato 'FiduciaRitrovata'. Ho talmente tanta paura del fallimento, del risultato negativo, di essere ferita ancora che nemmeno ci provo. D'altra parte le poche volte che ci ho provato son rimasta fregata, cvd. E' come se dentro di me combattessero due nature: quella speranzosa e ancora credente e fiduciosa e quella pessimista e rassegnata al fatto che non accadrà mai nulla del genere.
La domanda ora è come fare?

V.

domenica 17 febbraio 2013

Noi siamo infinito

Certi film ti scuotono l'anima.
Ti portano alla mente ricordi dolorosi, difficili, complicati da gestire e da rinchiudere di nuovo in quel cassettino nascosto in fondo alla nostra memoria.
Io sono una sentimentale, una che ci si butta per intero nelle cose, nei film, nei libri, nelle canzoni, e spesso mi immedesimo in uno dei personaggi delle storie a cui prendo parte con la fantasia.
Ci sono film, libri e canzoni che mi "segnano" in qualche modo, ma in maniera molto superficiale, e altri che mi lasciano segni più profondi, indelebili o difficilissimi da cancellare.
Il film che ho visto stasera rientra in quest'ultima categoria: "Noi siamo infinito".
Un film che consiglio vivamente a chiunque ami le storie di sostanza, che hanno un certo spessore a livello di tematiche. E' uno di quei film che tratta parecchie questioni che possono "saltar fuori" in età adolescenziale, questioni delicate soprattutto, questioni che ancora oggi sono ritenute una sorta di tabù.
Personalmente ritengo che non sia un film da tutti e per tutti. E' un film adatto a persone con una certa sensibilità e una mente piuttosto aperta, ma lo consiglio veramente a chiunque!
Vi lascio in compagnia di una recensione che somiglia molto a ciò che è stata la mia impressione del film.
Enjoy.

V.

Tratto dal romanzo epistolare Ragazzo da parete (in originale The Perks of Being a Wallflower) di Stephen Chbosky.
La pellicola, che ovviamente riprende da vicino il testo letterario d'origine, racconta la storia di Charlie, un ragazzo che dopo alcune traumatiche esperienze (il suicidio del migliore amico e la morte dell'adorata zia) è piombato in uno stato di apatia che gli impedisce di relazionarsi col mondo esterno. "Durante l'estate ho parlato quasi solo con la mia famiglia", esordisce mentre ci presenta i suoi preparativi per il primo giorno di scuola al liceo. È il classico periodo di transizione, insicurezze e fragilità: sentimenti e sensazioni che il giovane amplifica a dismisura, non certamente aiutato da un ambiente scolastico che sembra far di tutto per mostrarsi ostile e poco comprensivo.
Inizialmente incapace di confrontarsi con altri studenti, Charlie sembra fare amicizia solamente con il proprio insegnante di letteratura, il quale lo incoraggia, gli fa da confidente e lo spinge ad esercitarsi nell'arte della scrittura. Lentamente però la timidezza, la riservatezza e il disagio sociale della matricola vengono parzialmente scossi dalla conoscenza di Sam e Patrick, due fratellastri anch'essi tra gli esclusi della scuola a causa della loro forte personalità (lui omosessuale dichiarato in una città bigotta, lei peperina molto estroversa e dal difficile passato).
Finalmente Charlie, grazie ai nuovi amici, trova un posto che può dire di sentire proprio, al quale sente di appartenere, e in cui la sua eccentrica natura viene apprezzata. Tuttavia non potrà fare a meno di innamorarsi di Sam, con tutte le implicazioni drammatiche del caso, e anche i traumi del passato rischieranno di mettere a repentaglio la tranquillità tanto faticosamente conquistata.
Noi siamo infinito è un film che non si esiterebbe a definire, in mancanza di un'espressione migliore, paraculo al massimo grado. Questo perché è ci si trova davvero dinanzi a un compendio magistrale di tutti i cliché dei film adolescenziali-scolastici, quelli in cui un gruppo di perdenti, di eterni esclusi, di nerd crea una sorta di micro-società in cui vivere felici al sicuro dall'influenza degli adulti e dalle pretese dei coetanei più idioti. Non c'è forse un momento che non è già stato visitato dalla filmografia precedente, eppure la pellicola si candida a essere uno dei maggiori esempi nel genere, nonché un piccolo gioiellino di escapismo adolescenziale.
In particolar modo questo risultato viene raggiunto grazie a un cast di protagonisti straordinari (il sensibile e imbabolato Logan Lerman, l'incantevole Emma Watson, la carismatica scheggia impazzita di Ezra Miller), una serie di comprimari di alto livello (ci piace ricordare Johhny Simmons e Mae Whitman, entrambi provenienti dal gioiellino Scott Pilgrim vs The World), scene da culto immediato (la riproposizione live del Rocky Horror Picture Show, le fughe nel tunnel, tutta la storia d'amore tra Sam e Charlie) e una colonna sonora molto ricercata che sfocia nell'immane Heroes di David Bowie.
Per quanto riguarda la messa in scena Stephen Chobsky è abilissimo nel mantenere saldamente le redini della regia, che cedono solo in occorrenza dei punti più critici della sceneggiatura, ovvero quelli in cui le motivazioni psicologiche dei personaggi divengono più forzate e perciò necessitano di una certa padronanza del linguaggio cinematografico per non scadere nel melodramma più vieto.
Disonesto (o forse solo sinceramente commosso e commovente) nel voler strappare a forza le lacrime e semplicistico nel suo ridurre ai minimi termini problemi e condizioni esistenziali quali la depressione e l'inadeguatezza sociale, Noi siamo infinito possiede però la forza primigenia della giovinezza, dell'esaltazione di quegli anni in cui tutto sembra ancora possibile, in cui ogni amicizia spalanca le porte di un nuovo mondo da scoprire e del tremendo melodramma scatenato da ogni dolore del cuore.
In questo senso si tratta di un film micidiale, perché nel caso in cui riesca a convincere lo spettatore gli entrerà senza ombra di dubbio sotto pelle; contemporaneamente è un'opera che, per arrivare a colpire duro, calca la mano quando invece per ottenere un risultato di più alto pregio avrebbe dovuto lavorare di fino.
Il dubbio è ragionevole, ma forse per raccontare l'adolescenza è davvero necessario adottare quel tipico atteggiamento assoluto del tutto o niente: Chobsky in ciò si dimostra maestro e fa sfoggio, al netto di alcune perplessità, di notevoli doti nel campo della direzione degli attori e della messa in scena, derivanti probabilmente da una sensibilità acuita dalla natura autobiografica del testo originario.

giovedì 14 febbraio 2013

Questione di sogni nel cassetto

Forse, e aggiungerei FINALMENTE, ho deciso cosa mi piacerebbe fare da grande.
Dopo aver passato tanto, TANTO tempo a scervellarmi ho notato che erano sempre le stesse e cose che mi rimbalzavano in testa: diventare Wedding Planner e diventare critica gastronomica/chef.
Perchè questi mestieri? Beh, il primo perchè io sono una fan dell'Amore. Posso ostinarmi a dire che non è così, che lo disprezzo ma ogni volta mento a me stessa... E mi piacerebbe intraprendere questa strada per poter regalare alle persone il lieto fine che tanto sognano da sempre (perchè diciamocelo, anche i maschietti in fondo in fondo sognano di sistemarsi con la loro Principessa dei sogni). Il secondo mestiere mi piacerebbe farlo perchè amo la cucina, amo il cibo, amo mischiare, sperimentare e conoscere i sapori.
Ora la domanda potrebbe sorgere spontanea in voi: cosa te lo impedisce?
Ebbene, le mie finanze...Ora io mi domando, chi è l'idiota che ha detto che i soldi non fanno la felicità?!?!? Certo non sono tutto, ma SERVONO! Sono quasi indispensabili per poter realizzare i propri sogni!!!!!
Ingiusto vero? Perciò credo che questi si accoderanno alla lunga lista dei miei sogni nel cassetto, sogni che credo non si avvereranno mai...
Quali sono i miei sogni nel cassetto? Dunque... Diventare prima ballerina de La Scala (cosa impossibile dato l'infortunio al ginocchio di 7 anni fa), scrivere un romanzo autobiografico, fare il giro del mondo, di TUTTO il mondo, progettare e far costruire la casa dei miei sogni in una cittadina di provincia di un qualche Stato del sud degli USA, sposarmi ed avere tre figli entro i 30 anni, ed infine i due mestieri sopra citati...Sogni stupidi forse, impossibili quasi sicuramente, ma mi hanno sempre insegnato che sognare non costa nulla, e le miriadi di film che ho visto e di libri che ho letto dicono anche che a volte i sogni si avverano...della serie "uno su mille ce a fa"! E io spero sempre di essere io quell'uno che prima o poi ce a farà!

V.

sabato 9 febbraio 2013

La regina

Io ti ho nominato regina.
Altre ci sono più alte di te, più alte.
Altre ci sono più pure di te, più pure.
Altre ci sono più belle di te, più belle.

Ma tu sei la regina.

Quando vai per le strade
nessuno ti riconosce.
Nessuno vede la tua corona di cristallo, nessuno osserva
il tappeto d'oro rosso
che calpesti quando passi,
il tappeto che non esiste.

E quando ti affacci
suonano tutti i fiumi
nel mio corpo, scuotono
il cielo e le campane,
e un inno empie il mondo.

Solo tu ed io,
solo tu ed io, amor mio,
lo sentiamo.

-La regina, Pablo Neruda.

venerdì 8 febbraio 2013

I passi dell'amore

Oggi voglio consigliarvi un libro di un autore che ho "scoperto" recentemente: "I passi dell'amore" di Nicholas Sparks. Non so per quale assurdo motivo mi son sempre rifiutata di leggere i suoi romanzi! Scrive in modo molto scorrevole e piacevole e le storie sono molto d'effetto. Quindi LEGGETELO! E' estremamente consigliato!

«[…] non mi sento in dovere di farlo, se non alle mie condizioni, e questo richiederebbe molto più tempo di quanto la maggior parte della gente sembri disposta a concedermi. La mia storia non si può riassumere in due o tre battute; non può essere “confezionata” in modo chiaro e semplice, comprensibile all’istante.»
«[…] ma ricordo ancora tutto, fin nei minimi particolari. Spesso ripercorro mentalmente quell’anno, lo riporto in vita e mi rendo conto di provare immancabilmente uno strano sentimento, fatto di dolore e di gioia. In certi momenti vorrei tornare indietro nel tempo per spazzare via tutta la tristezza, ma ho la sensazione che, se lo facessi, se ne andrebbe anche la gioia. Così prendo i ricordi come vengono, accettandoli in toto, lasciando che mi guidino tutte le volte che si affacciano alla memoria. E accade più di sovente di quanto io stesso desideri.»
 


V.

domenica 3 febbraio 2013

E' ora di lasciare il nido?

E' possibile sentirsi fuori posto nel luogo che noi chiamiamo casa, paese, città?
Com'è possibile che come son rientrata in Italia ho sentito dentro me un senso di tristezza, inadeguatezza e sconforto?
E' forse il segnale che io DEVO essere cittadina del mondo?
E' forse giunto il momento di realizzare il mio più grande sogno, di volare via e lasciare il nido una volta per tutte per imparare a volare con le mie ali?

lunedì 21 gennaio 2013

MAI innamorarsi del migliore amico!

MAI innamorarsi di un amico molto caro, del vostro migliore amico...MAI!
Perchè?
Perchè:
- se vi rifiuta stareste malissimo e l'amicizia prenderebbe un'altra piega...PER FORZA! Non diciamoci balle! Nessun'amicizia resta la stessa dopo una dichiarazione!!!
- se vi ricambia e un domani dovesse finire, stareste 3mila volte peggio rispetto a una rottura con un ragazzo qualsiasi, perchè oltre a perdere l'amore perdereste anche il vostro amico più caro, il vostro confidente, quella persona su cui finora avete fatto affidamento!
- se vi tiene in sospeso, impazzireste e rovinereste sia l'amicizia passata che la prospettiva di una relazione, di un futuro insieme!

Prima di decidere se siete innamorate del vostro migliore amico PENSATECI un miliardo di volte! Perchè una volta dichiarato il vostro amore NON SI TORNA INDIETRO...Fatevi sempre questa domanda: sono davvero disposta a rischiare di perdere il mio migliore amico per una cotta che non ho idea se durerà per sempre?

V.

[to D. - Grazie per ciò che abbiamo vissuto]

Colpa delle aspettative...

Forse è proprio questo il problema. Siamo state abituate ad avere sempre un sacco di aspettative per quanto riguarda le nostre relazioni e l'uomo perfetto per noi.
Ammettiamolo, ci inculcano la pillola fin dalla culla: favole, fiabe e cartoni animati ci accompagnano in tenera età, poi arrivano i telefilm, i film e i romanzi che ci accompagnano per tutta la vita e insieme a loro sognamo l'amore perfetto.
TUTTE (non potete negarlo) sognamo la nostra favola e la sognamo come fosse quella di un romanzo, di un film o di una fiaba. Nella nostra fantasia noi siamo le principesse da salvare, e aspettiamo SEMPRE l'arrivo del principe Azzurro... E' questo il vero problema! Aspettiamo che qualcuno ci salvi, facciamo affidamento, l'80% delle volte, sull'aiuto di un'altra persona invece di imparare a salvarci da sole! Il nostro principe dovrebbe essere un sur plus, un qualcosa di aggiunto non l'elemento cardine!
Ma non è colpa nostra, è colpa di chi ci ha sempre fatto credere che le favole sono possibili anche nella realtà... Certo può capitare che si avverino per qualcuna, ma a quante capita??? POCHISSIMISSIME!
Dobbiamo imparare a crearci meno aspettative, non dico di prendere il primo che passa e sposarcelo, non dico nemmeno di non fare un minimo di selezione e di far andare le cose così come vanno...Ovviamente non va bene nè un estremo nè l'altro! Dico però che l'uomo perfetto non esiste, ne esiste però uno che si avvicina molto alla nostra idea di perfezione (anche se non è detto che lo incontreremo purtroppo!!!).
E' così, un vero schifo, eppure nonostante sappiamo tutte queste cose (perchè le sappiamo anche se ci ostiniamo a non ammetterlo e a evitare in tutti i modi di ricordarcele) non smettiamo mai di sperare che arrivi qualcuno a salvarci e che finalmente "il sogno realtà diverrà"...
Perciò oggi mi sento di augurarvi tutta la fortuna del mondo! Spero lo troverete e spero si avveri la vostra favola!

V.

domenica 20 gennaio 2013

Lo sai e basta...

E poi all'improvviso, dal nulla, capisci chi è che vorresti accanto a te per sempre...
Non c'è niente da spiegare, lo sai e basta...

V.

[dedicated to D.]

sabato 19 gennaio 2013

Ho sempre pensato al giorno in cui ti avrei rivisto...

Ho sempre pensato al giorno in cui ti avrei rivisto e ho sempre immaginato cosa ti avrei detto e come avrei reagito...Oggi ti ho visto, e ad esser sincera mi aspettavo tutto tranne che di incontrarti oggi. Nello spazio di un istante mi son passati davanti agli occhi tutti i momenti passati insieme, quelli che io credevo veri, sinceri e puri. In un istante ho ricapitolato in testa quello che avrei voluto/dovuto dirti e in che modo mi sarei voluta/dovuta comportare. E nell'esatto istante in cui i nostri occhi si sono incrociati tutto quello che c'era nella mia testa è svanito, crollato come un castello di carte sottoposto a un soffio leggero...Dentro di me è successo di tutto! La terza guerra mondiale! Cuore e testa, l'eterno conflitto al quale l'uomo non troverà MAI soluzione...
Il fatto è che è scattato qualcosa, non so esattamente cosa e tantomeno so come sia possibile dopo tutto quello che è successo, eppure è scattato! E' stato come se tutti i progressi fatti in 4 mesi per lasciarti alle spalle fossero stati spazzati via dal nulla! E non è giusto, perchè io ci ho perso un anno e mezzo e tante lacrime per andare avanti. Non è giusto che tu mi faccia questo strano effetto e che scombussoli tutto il mio mondo, circondato da mura impenetrabili che mi proteggono...Le ho costruite apposta a prova di te! Come cavolo è possibile che anche questa volta sei riuscito a penetrarle?!? COME?????? Dovrei odiarti, depennarti dal mio cuore e da qualsiasi altra cosa si possa depennare il tuo nome, la tua faccia e quello che sei stato!
Oggi ti ho visto e l'unica cosa che son riuscita a spiccicare, in modo un po' impacciato oltretutto, è stato un cavolo di "Ciao". Un timido, timoroso, triste, malinconico e soprattutto doloroso 'ciao'. Forse ciao è la nostra parola (sempre che se ne possa avere una), si perchè ci siamo conosciuti dicendoci ciao, ci siamo lasciati dicendoci ciao e ci siamo rivisti dicendoci ciao...
Vorrei tanto odiarti e smetterla di dirti ciao, vorrei tanto dirti un bell'addio definitivo, uno di quelli che dura per sempre, ma purtroppo credo continuerò a dirti ciao, perchè, come mi ha detto una mia carissima amica oggi "tu l'hai amato"...Eggià, io ti ho amato e per chi ha amato sul serio è IMPOSSIBILE dire addio, per questo ti dico ancora una volta "CIAO"...

V.

[to S., the greatest Love of my life...]

domenica 13 gennaio 2013

Riflessione flash!

Semplicemente alcune persone non sono fatte per imparare le cose che si insegnano a scuola. Alcune persone preferiscono girare il mondo, visitare città, vedere musei e mostre. Preferiscono immergersi nella cultura nei luoghi dove la storia si è formata, dove sono state fatte le scoperte più sensazionali, dove sono stati scoperti i personaggi più famosi del mondo, i veri VIP insomma, come Napoleone, Martin Luther King, Maria Levi Montalcini, Cristoforo Colombo e tanti altri... Io preferisco il secondo tipo di persone, quelle realmente curiose e vogliose di apprendere e di conoscere. Mi chiedo, come può una persona dargli torto? Chi non preferirebbe imparare così?

V.

venerdì 11 gennaio 2013

Un po' alla Carrie Bradshow

Ho sempre pensato che entro i 24 anni avrei trovato l'uomo della mia vita, l'avrei sposato, saremmo andati ad abitare in una piccola villetta con giardino, e avremmo avuto il primo bambino, maschio sarebbe stato...eggià, ho sempre pensato così, quasi paragonando la mia vita a una favola...
Ebbene: ho 20 anni, non ho un fidanzato, non ho un lavoro, vivo con i miei e sono stata ferita tante di quelle volte che ormai credo di non credere più tanto nell'amore vero e nelle favole a lieto fine.
E' vero, ho ancora quattro anni per vedermi come mi sono sempre immaginata ma, diciamoci la verità, non succederà mai. Il mondo è cambiato, i sentimentali sono sempre meno, il romanticismo non è morto, peggio! è scappato per la vergogna e nessun ragazzo (e ragazza) al giorno d'oggi ha il desiderio e la voglia di impegnarsi seriamente. L'unica cosa a cui pensano tutti è divertirsi! Per carità, non ho nulla contro il divertimento, ma a 20/25 anni non siamo un po' cresciuti per divertirci e basta? Qual è allora l'età giusta per "mettere la testa a posto"? I 40 sono i nuovi vecchi 20 forse? Perchè la gente ha così tanta paura di impegnarsi? E' paura? O è solo pigrizia? O forse, peggio ancora, la maggior parte delle persone sono diventate allergiche ai rapporti impegnativi, seri e duraturi?
Troppe domande e come al solito zero risposte. Mi chiedo se per caso esista qualcuno come me, o meglio che la pensi come me...Dove sono finiti gli "uomini di una volta"?
Con tutti questi interrogativi mi sento un po' Carrie Bradshow ahah! :)
I film d'amore hanno la risposta a tutte queste domande, magari nascosta tra le battute del copione? Piacciono perchè mostrano quella che potrebbe essere la realtà di tutti i giorni se il mondo fosse un po' più sentimentale o piacciono perchè danno speranza anche quando ormai non c'è più niente da sperare? Io non lo so, so solo che io li adoro! Mi permettono di sognare per 90-130 minuti il futuro che vorrei e che forse non avrò mai perchè la vita non è un bel film d'amore dove c'è sempre un lieto fine...

V.

Stupida vocina...

E mi dico sempre che arriverà, che un giorno toccherà anche a me, che prima o poi tutti i miei sogni si realizzeranno...me lo ripeto almeno mille volte al giorno, eppure non so perchè, una vocina dentro di me, nella parte più profonda e nascosta, mi dice che mi sto solo illudendo.

V.