domenica 31 marzo 2013

"Vivere nel ricordo" un libro di V.

"Sognare fa male, mamma?" chiese la piccola Mya.
"Generalmente no." rispose lei.
"E allora quando fa male?" insistette Mya.
"Quando hai la certezza assoluta, che il tuo più grande sogno non si può realizzare in alcun modo." disse Valerie, lì lì per piangere.
Una morsa le strinse il cuore, quasi fino a farlo esplodere. Il ricordo di tutti quei ricordi, di tutti quei momenti, di quelle sensazioni e di quelle emozioni, e il sapere che non avrebbe mai più potuto provarle se non nella sua testa, le spezzava il cuore. Ogni volta che ci pensava, le veniva il magone. e ora, la sua dolce bambina le faceva la domanda più difficile del mondo, domanda alla quale avrebbe tanto voluto rispondere "Sogna più che puoi, i sogni son belli e non ti feriscono mai!". Come si fa a dire ad una creatura pura, che il mondo ancora non ha contaminato, che la realtà è crudele e spesso più forte dei sogni? Valerie scoppiò in lacrime a quel pensiero. Pianse lacrime silenziose, che nessuno poteva vedere o sentire, ma il suo cuore, il suo cuore eccome se le sentiva!

[brano tratto dal libro che sto scrivendo, o meglio, che sto provando a scrivere "Vivere nel ricordo"]

V.

lunedì 25 marzo 2013

E' possibile o sono io?

E' possibile sentirsi soli, nonostante siamo circondati da centinaia di persone?
E' possibile essere consapevoli che finalmente ci sono delle persone che ti vogliono bene sul serio, bene per davvero, e nonostante ciò sentirsi tremendamente soli e, come dire...incompleti?
E' possibile che il bene, che l'amore che queste persone ti danno non basti a colmare un vuoto nel cuore (o almeno credo sia nel cuore) che ti tormenta, ti fa venire dubbi e domande su domande, sfinendoti, togliendoti ogni forza quando arriva la sera?
E' possibile una cosa del genere? E' capitato a qualcun altro? O sono io che sono strana?
Non so, ma mi sento questo incredibile vuoto dentro, come se mancasse sempre qualcosa ma non so cosa. E' una mancanza lacerante e forse colpevole in gran parte della mia scarsissima autostima...
Forse è il fatto che da più di due anni non ho un ragazzo. Non uno qualsiasi, uno di quelli che ti fanno perdere la testa, per cui ti innamori follemente...però, un saggio (saggissimo!!!) proverbio dice "meglio soli che mal accompagnati". Ed è così. Lo insegna la storia, i film, i grandi romanzi e la vita di tutti i giorni. Però forse sto estremizzando talmente tanto questo proverbio (causa le ferite passate e le mille cicatrici che ho riportato) che mi sto perdendo tutto, lo sto estremizzando al punto da rimanere sola, da non riuscire al 100% a fidarmi di qualcuno e quindi ad avere un rapporto come si deve con questo qualcuno...Cos'ho che non va? Me lo chiedo spessissimo e sempre, non ho una risposta.
Io desidero un amore sconvolgente, in senso buono ovviamente, un amore sano, genuino e spensierato ma comunque serio, in grado di sostenere un impegno duraturo, logevo...è forse chiedere troppo? Probabilmente si, ma è ciò che desidero...E molto probabilmente è ciò che colmerebbe al di fuori di ogni aspettativa questo vuoto nella mia anima. Certo, non cerco questa cosa, questo sentimento solo per riempire un buco! Lo desidero sul serio...
Ero la fan n°1 dell'amore, di quello con la A maiuscola e ora sono la cinicità in persona e mi odio per aver permesso a me stessa che qualcuno mi trasformasse in questa roba! Io amo l'amore! L'ho sempre amato e sono sempre stata una grande sostenitrice delle storie d'amore, sia di quelle scontate e prevedibili, sia di quelle impossibili e difficili da far nascere e da far crescere. Perchè è cambiato tutto?!
Voglio solo un uomo (non maschio, non ragazzo, non idiota, non bambino, un UOMO di quelli veri!!!!!), che mi ami per la stravagante ragazza che sono, a volte ingenua, a volte fin troppo matura, spesso sottostimata da se stessa e altrettanto spesso troppo convinta. Voglio qualcuno che mi sappia apprezzare così e voglio che mi ami follemente, che abbia voglia di includermi nella sua vita, di fare progetti, di crescere insieme a me. Non cerco necessariamente un figaccione, ricco, simpatico e intelligente (manco nelle favole a momenti si trovano ahahahhaah), voglio solo un uomo che mi rapisca il cuore al primo sguardo. Impossibile? Forse... Probabilmente...Ok, quasi sicuramente, ma che mi costa sognare? A un sacco di persone capita di veder realizzati i propri sogni, perchè non può essere così anche per me?
A volte mi chiedo se mai arriverà il giorno in cui incontrerò l'amore della mia vita...Mi chiedo quando sarà e come, e inizio a fantasticare...A volte fantastico per ore senza nemmeno accorgermene, ad occhi aperti, e al "risveglio" mi sento sempre più triste...

V.

giovedì 14 marzo 2013

Ci avete mai pensato?

Avete mai pensato quanto sia difficile superare un lutto?
A quanto sia difficile elaborare una perdita?
Soprattutto quando si tratta di una persona cara, una persona che è stata fondamentale per noi.
Come si fa a superare una cosa del genere? Come si fa a stabilire un tempo? Ore, giorni, mesi, anni...chi decide qual è il tempo giusto per andare avanti?
Con quale diritto qualcuno può dirti come o entro quando smetterla di piangere, di sentire la mancanza di questa persona, di dire "basta, è ora di continuare la mia vita, sono cose che capitano"?
Io personalmente non riesco a far tutto di spiccio, io ci metto anni!
Mi invento scuse, mi dico qualcosa che mi convinca che questo qualcuno in realtà nn se n'è andato, semplicemente non lo sto vedendo per un qualche motivo che il mio cervello elabora e me lo butta lì come "scusa" per non pensarci.
Perciò capite? Capite quanto è difficile accettare il fatto che qualcuno a cui abbiamo voluto bene, non ci sia più? Per sempre?

V.

Fermati un attimo.

Fermati un attimo. Chiudi gli occhi. Respira. Fai un respiro profondo, uno di quelli che ti liberano l'anima. Respira. Lo senti il ritmo del tuo respiro? E il ritmo del tuo cuore? Li senti i pensieri affiorare piano piano nella tua mente? Ecco. Scava a fondo, cerca i pensieri riguardanti te stessa, i tuoi sogni e i tuoi desideri più ardenti. Respira, non aprire gli occhi. Concentrati. Le vedi le immagini dei tuoi sogni che si materializzano? Vedi i tuoi desideri chiari e limpidi? Imprimiti quelle forme e quei colori nella testa. Ora senti i suoni, i rumori? Imprimi anche quelli e ad ogni linea associane uno. Respira. Senti il tuo cuore che accelera quando focalizzi queste immagini? Quando associ un suono ad ognuna di esse? Continua a respirare. Immagina. Apri la mente. Il cuore accelera il suo battito. Tum tumtum. Ti vedi? Ti vedi protagonista dei tuoi sogni? Li vedi realizzati? Non scordare questo momento. Non dimenticarlo mai e poi mai, perchè è l'unico momento in cui ti sentirai davvero libera e serena.

V.

giovedì 7 marzo 2013

Come ho fatto a ridurmi così..?

Oggi per caso mi son soffermata davanti allo specchio del bagno. Mi son vista di sfuggita e non ho potuto fare a meno di tornare indietro per guardarmi meglio. Non me ne ero mai resa conto prima ma la ragazza che ho visto, l'immagine che rifletteva lo specchio non ero io. Era di una giovane donna, con un viso dai lineamenti fini e uno sguardo spento, triste..quansi vuoto! Come ho fatto a ridurmi così? Quasi senza voglia e gioia di vivere. Quella voglia e gioia che non sono mai mancate, che son sempre state parte di me, del mio carattere..com'è possibile che siano sparite e che al loro posto ci sia solo il nulla e l'angoscia? Cosa mi è successo??? Possibile che non mi sono accorta di quello che mi stava accadendo? Oppure ho fatto finta di niente perchè era troppo faticoso evitare di entrare in questa condizione? O ancora, ho cercato di non farci caso perchè il dolore per qualcosa era troppo grande per affrontare questo cambiamento? Come ho fatto a ridurmi così? Poco fa ho letto questa frase su facebook:

"Ti guardi allo specchio e non ti riconosci. Troppe delusioni ti hanno cambiata."
 
eccola lì, sotto i miei occhi, la risposta al grande dilemma. Eccola lì la "colpevole" del mio cambiamento...la DELUSIONE. 

sabato 2 marzo 2013

Fidarsi...

Avete mai pensato a quanto è difficile fidarsi di qualcuno?
Io personalmente son sempre stata una di quelle che si è sempre fidata ciecamente di chiunque in qualsiasi momento e ogni volta, immancabilmente, son stata delusa o tradita.
Forse è la cosa più difficile del mondo in assoluto, o forse è seconda solo al saper amare e al saper ricevere amore.
Fidarsi di qualcuno vuol dire rendersi completamente vulnerabili, perchè siamo portati ad aprirci con questa persona, a credere a tutto ciò che dice e fa questa persona...insomma, permettiamo che questa persona diventi parte integrante della nostra vita.
Nonostante tutti i tradimenti, le delusioni e i "patti" non rispettati nei miei confronti, non ho mai smesso di fidarmi delle persone che incontravo e conoscevo, ma arriva sempre qualcuno che ti da la pugnalata più infima, più profonda e più dolorosa, quella che ti porta via una grossa fetta di te stessa, che ti ferisce talmente tanto da sentirti morire dentro...
Io ho incontrato questa persona 3 anni fa e due anni fa mi ha pugnalata, all'improvviso e col sorriso sulle labbra. Da quel giorno ho smesso completamente di aver fiducia in chiunque. Sono diffidente, distaccata verso ogni persona che riesce/è riuscita ad avvicinarmi o tenta di avvicinarsi, non credo più a nulla, niente di niente. Ogni parola che esce dalle loro bocche non significa nulla, o quasi. Sono solo parole, lettere messe insieme che non forniscono nessuna garanzia. Fidarsi di esse è un vero rischio, tra i più grossi! Di quelli che non puoi avere la certezza di vincere, di uscirne soddisfatto, appagato e felice.
Per dirla in modo ancora più semplice, la fiducia è un gran casino!
Spesso mi chiedo se mai riuscirò a rimettermi in gioco e a credere sinceramente a qualcuno senza pensare che prima o poi anche quest'ultimo mi pugnalerà, deluderà e ferirà. Ma è difficile data la mia natura pessimista e a volte penso di tirarmelo dietro il risultato negativo di questa colossale impresa che ho soprannominato 'FiduciaRitrovata'. Ho talmente tanta paura del fallimento, del risultato negativo, di essere ferita ancora che nemmeno ci provo. D'altra parte le poche volte che ci ho provato son rimasta fregata, cvd. E' come se dentro di me combattessero due nature: quella speranzosa e ancora credente e fiduciosa e quella pessimista e rassegnata al fatto che non accadrà mai nulla del genere.
La domanda ora è come fare?

V.